Anteprima del nuovo spazio dedicato alla storia industriale di Porto Marghera
Nato agli inizi del Novecento cavalcando l'ondata mondiale della nuova rivoluzione industriale, il polo di Porto Marghera è stato per molto
tempo uno tra i luoghi più rappresentativi della competenza manifatturiera e della propensione innovativa che caratterizzano il genio italiano
conosciuto in tutto il mondo.
Sede di aziende storiche come come Montecatini, Vetrocoke, Ilva, Breda, Chiari e Forti, Vidal, Paolini Villani, Galileo, Riseria Italiana,
SAVA, SADE e molte altre ancora, Porto Marghera è stata testimone della storia e della crescita economica industriale della nostra nazione che
è passata prepotentemente anche dal nostro territorio.
Su queste premesse nasce la volontà di rinarrare la storia e le diverse vicissitudini storiche di quello che oggi è quasi solo ricordato
come un mostro ecologico tra i peggiori d'Europa, ma che ha ben più da raccontarci.
Una rappresentanza dei soci della Pro Loco ha avuto l'onore di poter visitare in anteprima la mostra, ancora in allestimento,
"Porto Marghera come prodotto e i prodotti di Porto Marghera" che vuole appunto raccontare, attraverso materiali originali e spesso inediti,
la nascita dell'area, a partire dai primi progetti con una campionatura dei settori industriali principali e dei loro prodotti ed eccellenze.
Ospitata al primo piano nella VHT - "Venezia Heritage Tower", la mostra semipermanente interamente curata e allestita da Massimo Orlandini
è composta da quasi 600 pezzi provenienti dalla sua collezione e da quella di Alvise Zoppolato specificatamente per la fabbrica Paolini Villani
e comprende documenti d'epoca, fotografie originali, disegni, progetti, brevetti, pubblicità di ogni tipo, elementi di packaging, libri e testi rari,
manifesti, scatole di latta litografate, listini prezzi, medaglie commemorative, onorificenze e molto altro.
Una seconda mostra in contemporanea, con presenti molti altri elementi della collezione Orlandini e provenienti da archivi di aziende patners
come la Pilkington Italia (ex Vetrocoke), Giammarco Vetrocoke, Intermodale Marghera, Zintek Srl (Gruppo Simar, ex Monteponi Montevecchio),
Mavive (ex Vidal), Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, ecc. è curata assieme a Roberto Pescarollo e Giorgio Sarto
ed ha come titolo “Cent’anni di imprese e cultura del lavoro a Venezia Marghera”.
La mostra non poteva trovare posto migliore: nato da un progetto di recupero della torre di raffreddamento costruita nel 1938, parte
dell'ormai smantellato stabilimento azotati della società "Vetrocoke" ed essa stessa un manufatto industriale storico nonché esempio delle
capacità ingegneristiche del territorio, il complesso (Porto Marghera, via dell'Azoto) acquistato nel 1998 dal Consorzio Multimodale Darsena
è stato oggetto di un restauro unico nel panorama italiano ed europeo e si ripropone come centro di aggregazione per eventi culturali, mostre,
esibizioni e performance artistiche; “connettore” naturale tra imprese, università, scuole medie e superiori e lavoratori per lo scambio e il
dialogo produttivo.
Il progetto è stato realizzato avvalendosi del finanziamento POR – Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”,
Parte FESR fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020 – Asse 3, Azione 3.5.1 C con la nascita della start up culturale,
Venezia Heritage Tower – VHT.
Venezia Heritage Tower è quindi un’iniziativa unica nel panorama italiano ed europeo, nata con l’obiettivo di restituire ad imprese,
istituzioni e cittadini un patrimonio culturale europeo ed italiano: un “faro” acceso sul cambiamento.
Sostenibilità, valorizzazione di un patrimonio storico, cultura d’impresa, innovazione, flessibilità degli spazi,
restituzione al pubblico di un’eredità importante, questi sono i principi ispiratori del grande intervento di recupero.
Massimo Orlandini insieme alla dott.ssa Alessandra Previtali, direttrice dell'impresa culturale che gestisce VHT, ha accompagnato il gruppo alla visita ed esposto in maniera appassionante i vari settori della mostra e la struttura della vecchia torre di raffreddamento.
Alla fine della visita Massimo Orlandini, anche lui socio della nostra associazione, ha poi donato a Pro Loco Mestre, in segno di amicizia tra le associazioni, uno zinco d'epoca raffigurante lo stemma del comune di Mestre e che verrà presto esposto presso la Torre dell'Orologio di Mestre.
Pubblicato il 7/07/2019
Pubblicato il 15/08/2023
La nostra Pro Loco ha avuto la piacevole sorpresa di ricevere, via mail, un lavoro dal contenuto encomiabile, riguardante la nostra città. Si tratta di un'attenta descrizione elaborata da una visitatrice austriaca, di Salisburgo, Elena Proksch, che si potrebbe definire "fatta con il cuore" rivolta ai suoi connazionali e da lei intitolata: "𝐌𝐞𝐬𝐭𝐫𝐞-𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭à 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐫𝐧𝐚 𝐝𝐚𝐥 𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐜𝐨".